I NOSTRI PROGETTI

HENDRIK BEIKIRCH @SNATTLAB

La nostra ultima new entry in snattlab: Hendrik Beikirch

UNO DEI PIÙ GRANDI ARTISTI DI FAMA MONDIALE ACCETTA DI COLLABORARE CON LA NOSTRA REALTÀ

Hendrick Beikirch
- Nato il 6 Marzo 1974 a Kassel, Germania, lavora come artista freelance a Koblenz, sempre su suolo tedesco.
- Nel 1989 crea il suo primo lavoro eseguito con bomboletta spray
- Dal 1996 al 2000 studia educazione artistica presso l'università di Koblenz – Landau
- Nel 1996 hanno luogo i primi viaggi di lavoro in Nuova Zelanda e Corea

Biografia:
L'artista tedesco Hendrik Beikirch crea ritratti autentici o di fantasia che catturano lo sguardo e attraversano il privato e il personale. I suoi caratteristici murali a parete monocromatici e i suoi lavori da interno per gallerie e musei presentano a chi guarda soggetti ricchi di storia vissuta che concquistano semplicemente tramite l'intensità della loro personalità.

Allo stesso tempo anonime, quotidiane, e ipnotiche nella loro rappresentazione, ognuna delle figure di Beikirch ha una storia da raccontare.

Più di semplici soggetti, troviamo che  suoi lavori mostrino dei personaggi credibili, autentici, resi ancora più affascinanti dal loro anonimato.

La ridotta gamma cromatica e il contrasto esplosivo che caratterizzano i ritratti di Beikirch mettono in luce la vulnerabilità che contraddistingue i suoi personaggi, mentre le dimensioni delle opere invitano gli spettatori a considerare le relazioni esistenti tra la società e l’individuo, tra chi guarda e il soggetto, tra il pubblico e il privato.

Imponenti sullo sfondo di un paesaggio urbano post industriale, i ritratti di Beikirch sono studi sull’umanità. In risposta ai mutamenti culturali nella concezione della bellezza promossa dall’ormai costante presenza dei media, Beikirch rifiuta la scintillante giovinezza che predomina nella cultura visiva moderna in favore di una visione estetica in grado di associare la sensibilità pittorica con le tecniche di fotorealismo. La stanchezza epocale, la grinta e il prudente ottimismo dei suoi soggetti impregnano questi lavori di un senso di familiarità. C’è un qualcosa di rassicurante nell’osservare la malinconia irradiata da questi volti.

La caratteristica predominante dei murali di Beikirch non è tanto il loro spiccare all’interno di un paesaggio urbano, ma piuttosto quella di assumere i connotati di compagni silenziosi reminiscenti della nostra comune umanità, e di rappresentare contemporaneamente sia persone reali che l’eterogeneità delle popolazioni che vivono nelle città dei nostri tempi. Ombre ai bordi della strada, questi volti esigono la nostra attenzione; a volte malinconici, altre volte ruvidi nella loro sensibilità. I soggetti dei suoi lavori di fantasia sono ispirati dalla sua immaginazione e non rispettano le leggi delle proporzioni umane, piuttosto sono distorti, frammentati e appaiono sottilmente surreali. Ponendo in discussione sia l’ambiente che li circonda sia tradizionali canoni della ritrattistica, questi ritratti trasmettono l’estetica iperrealista della base di ricerca dietro al suo lavoro, e l’utilizzo di prospettive asimmetriche accentua l’immagine e il suo personaggio.

Imprevedibilmente, fugaci scorci e stralci di conversazione danno vita all’ispirazione per forgiare immagini che dissolvono legami eterei e traducono storie personali in lavori ricchi di espressività. Parte di una nuova generazione di artisti, Beikirch cerca di dissezionare la dicotomia dimensionale dell’interiore e dell’esteriore, incorporando i principi compositivi e tecnici applicati nel suo lavoro interiore alle sue creazioni negli spazi pubblici e vice versa, formando connessioni positive tra queste due realtà. Così come le sue opere pubbliche evocano un’atmosfera di familiarità, allo stesso modo i suoi lavori per interno riflettono l’anonimato e la transitorietà dell’esistenza urbana contemporanea.

L’operato di Beikirch coinvolge svariate località sparse per tutto il mondo. Negli ultimi anni i suoi lavori hanno acquisito dimensioni sempre più monumentali, trasformando l’atto di dipingere in un’impresa audace. Nell’agosto 2012 si è recato nella metropoli di Busan, la seconda città della Corea del Sud per dimensioni, dove ha realizzato il più grande murale esistente in Asia – un ritratto monocromatico di un anziano pescatore, alto 72 metri. Il murale, uno dei suoi lavori più ambiziosi fin’ora, si staglia contro lo spettacolare fondale dell’Haeundae I’Park tower complex, progettato dal famigerato architetto Daniel Libeskind. Quest’opera diventata icona è stata successivamente seguita da altre creazioni mozzafiato dello stesso genere, come i più grandi murali realizzati in India, Belgio, Olanda e Lussemburgo. Questi lavori mastodontici sono stati creati senza l’aiuto di proiettori o bozze di alcun tipo, rendendo ognuno di essi un autentico esercizio di precisione.

Pochi artisti sono in grado di eguagliare la raffinatezza e il fascino raggiunti nei ritratti di Beikirch. In un periodo storico dove l’impatto visivo conta più che mai e le persone sono logorate da una sovraesposizione alle immagini. Beikirch ha sviluppato un nuovo modo di riprodurre e comprendere la realtà che trascende la dimensione visiva ed afferra la natura dello spazio interiore ed esteriore.  Ipnotizzando gli spettatori con l’aura magnetica dei suoi soggetti, i suoi lavori occupano una posizione unica nell’arte contemporanea. Il suo è un approccio moderno alla ritrattistica classica, ridotta nella sua gamma cromatica, ambivalente nella sua riservata presentazione, ma al tempo stesso colma di calore e impregnata di ricco senso di umanità.


A tal proposito, siamo lieti di annunciare che Hendrik Beikirch parteciperà nelle iniziative di Snattlab!


04/09/2016: Hendrick Beikirch arriva in Snatt!

Dopo una lunga attesa, il ritrattista introspettivo tedesco ha fatto il suo ingresso nel nostro circondario!

Per una settimana abbiamo avuto il privilegio di assistere alla nascita della sua opera d'arte sulle pareti dei nostri magazzini, rimanendo letteralmente a bocca aperta nell'ammirare quanto la sua tecnica sia perfetta e trasmetta un perfetto senso di armonia e definizione quando si guarda l'opera dalla distanza, nonostante da pochi metri si fatichi ad avere un quadro generale. Questa è la sua caratteristica peculiare!

La settimana di Beikirch si è conclusa da Presidente della Giuria del nostro concorso artistico DOUCME 2.0 - Fata Morgana, premiando personalmente gli studenti vincitori della competizione e coinvolgendoli nel completamento della sua splendida realizzazione qui in Snatt.

Anche quest'anno abbiamo avuto il piacere di incontrare un grandissimo artista che ci ha fatto partecipi di una bellissima esperienza, motivandoci a continuare in questa direzione!

All'anno prossimo!! 

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13/12/2016 » Hendrik Beikirch Snatt Lab 2016

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